Questione di laicità
In questi giorni molto si dibatte in casa cattolica sul modo con cui sostenere nell’agone politico i cosiddetti valori non negoziabili che riguardano i temi della vita , della famiglia e dell’educazione indicati peraltro da Benedetto XVI come primari nell’impegno di ogni politico cattolico o no in quanto fondamento del vivere di ogni società . Molti propendono per la creazione di un Partito che possa assumere nel proprio programma la difesa di tali valori in quanto ritengono tale soluzione il modo più sicuro e diretto per coordinare anche in campo etico gli sforzi dei singoli parlamentari . Ma dimenticano che confondere Politica ed Etica nuoce ad entrambe come avverte il Principio di Laicità di dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio e come ha mostrato del resto la esperienza deludente della vecchia DC . Ritengo che i politici cattolici e non invece di ricorrere alla scorciatoia del Partito Etico di cui in seguito doversi pentire , debbano pretendere dalle segreterie dei partiti in cui militano il rispetto della loro libertà di coscienza e di voto in modo che sia possibile in Parlamento la convergenza trasversale in materia etica . Una convergenza di azione che sarà possibile organizzare grazie anche alla costituzione in parlamento di Intergruppi Etici trasversali ai diversi partiti . Tale soluzione permetterebbe di trattare nel modo più appropriato Politica ed Etica che anche se non sono separabili devono tuttavia essere distinte perché non diventi opinabile ciò che è indiscutibile e assoluto ciò che non lo è
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.