venerdì 4 gennaio 2013


 Questione di laicità
In questi  giorni molto si dibatte in casa cattolica sul modo con cui sostenere nell’agone politico  i  cosiddetti valori non negoziabili che riguardano i temi della vita , della famiglia e dell’educazione indicati peraltro da Benedetto XVI  come primari  nell’impegno di ogni politico cattolico o no  in quanto fondamento del vivere di ogni società . Molti propendono per la  creazione   di un Partito  che possa assumere nel proprio programma la difesa di tali valori in quanto ritengono tale soluzione il modo più sicuro e diretto  per  coordinare anche in campo etico gli sforzi dei singoli parlamentari .  Ma dimenticano che confondere Politica ed Etica nuoce ad entrambe come avverte il Principio di Laicità di dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio e come ha mostrato del resto  la esperienza  deludente della  vecchia DC . Ritengo che i politici cattolici e non  invece di ricorrere alla  scorciatoia del Partito Etico  di cui in seguito doversi pentire , debbano pretendere  dalle segreterie dei partiti in cui militano il rispetto della loro libertà di coscienza e di voto in modo che sia possibile in Parlamento la convergenza trasversale in  materia etica . Una convergenza di azione che sarà possibile organizzare grazie anche alla costituzione in parlamento di Intergruppi  Etici trasversali  ai diversi partiti .  Tale soluzione permetterebbe di trattare nel modo più appropriato Politica ed Etica che anche se non sono separabili devono tuttavia essere distinte perché non diventi opinabile ciò che è indiscutibile e assoluto ciò che non lo è 

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