venerdì 4 gennaio 2013
A proposito del dibattito attuale sulla
opportunità o meno per i cattolici di confluire in un unico partito che
sostenga i valori non negoziabili esprimo la mia contrarietà non solo per la
negativa esperienza della DC ma anche per rispetto del principio di laicità .
Infatti l'Etica in linea di principio non è opinabile e come tale non può
essere strumentalmente accaparrata da nessun partito e da nessun politico (
come in qualche modo ha fatto la DC e continuano a fare alcuni politici come PF
Casini ) . Per una buona politica ed una buona Etica , nonostante esse siano di
fatto inseparabili a cominciare dalle persone che le incarnano, occorre
distinguerle quanto più è possibile a cominciare dalle strutture che le
trattano . Per ottenere in Parlamento il necessario coordinamento degli sforzi
in campo etico e per una vera Riforma Elettorale basta che vi possano fare
sentir la loro voce i vari movimenti prepolitici a carattere etico presenti nel
nostro paese ( AC , MCL, Focolarini , Neocatecumenali ... ) . E a questo fine
basta che i Partiti lascino libertà di voto e di coscienza ai loro deputati e
che costoro siano obbligati a dichiarare ai loro elettori oltre alle loro
opzioni politiche anche quelle etiche indicando concretamente la Associazione
etica di riferimento . Tale dichiarazione permetterà di fatto a queste
associazioni di avere voce nel dibattito parlamentare sui temi etici e consentirà
la loro proficua aggregazione al di
sopra della dialettica dei partiti
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